Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta, Osa
Condanniamo l’arresto illegittimo di Mikhail e Aleksandr Kononovich per mano della polizia del regime nazigolpista di Kiev, portati in un Centro di reclutamento territoriale per essere spediti al fronte.
I fratelli Kononovich sono da tre anni vittime di una persecuzione da parte dell’illegittimo governo Zelenskij, colpevoli di essere membri del Partito comunista ucraino – da tempo messo fuori legge come tante altre formazioni dell’opposizione – e per essersi spesi nella lotta interna contro la macchina da guerra Nato-Ucraina.
L’invio al fronte di due militanti comunisti nel contesto del fronte ucraino equivale a una condanna a morte, che questa avvenga o per mano delle unite naziste integrate nell’esercito o nelle missioni suicide comandate dai vertici militari di stanza a Kiev.
Ribadiamo la complicità del governo italiano e dell’Unione europea con il regime ucraino e l’invio di armi al fronte, così come avviene per lo Stato d’Israele, un crimine che abbiamo denunciato durante le manifestazioni del Giorno della Vittoria e per cui continueremo a scendere in piazza assieme a migliaia di altre persone in tutto il Paese.
Ci uniamo alle richieste della campagna internazionale che chiede la liberazione immediata dei fratelli Kononovich e di tutti i comunisti e antifascisti imprigionati dal regime ucraino e la fine delle persecuzioni politiche mascherate per “mobilitazione”.
Libertà per Mikhail e Aleksandr Kononovich!
No all’invio di armi in Ucraina!
Fuori l’Italia dalla Nato, fuori la Nato dall’Europa!