Piena solidarietà e vicinanza a Potere al Popolo!
Rete dei Comunisti
La notizia di una operazione di infiltrazione poliziesca all’interno delle fila di Potere al Popolo! ci arriva nel vivo di una mobilitazione contro le politiche di guerra e repressione perpetrate dal governo Meloni.
Il 26 di maggio il ddl 1660, trasformato in decreto legge per rendere più veloce la sua approvazione, e’ stato presentato alla Camera dei Deputati. La risposta di piazza e’ stata tempestiva, coinvolgendo decine di città. Nei prossimi giorni una manifestazione attraverserà le strade della capitale e seguiranno altre mobilitazioni per fermare un provvedimento estremamente liberticida, in stretta continuità con le politiche repressive dei governi precedenti, di destra, centro “sinistra”, tecnici e “giallo verdi”.
La notizia di questa maldestra infiltrazione poliziesca di un partito politico di opposizione suscita rabbia e una certa preoccupazione, ma rientra appieno nelle funzioni e tra gli obiettivi di un sistema di potere che non tollera le contestazioni e le puntuali denunce di Potere al Popolo! in una fase di crisi sistemica dell’assetto di potere economico e sociale che rende sempre più evidenti le macroscopiche responsabilità di chi conduce politiche antipopolari, belliciste e di legittimazione del genocidio in atto in Palestina. La profonda subalternità ed acquiescenza della presidente del consiglio Giorgia Meloni alle richieste di Confindustria di questi giorni evidenziano, se ce ne fosse ancora bisogno, la tabella di marcia antipopolare di un esecutivo nato per essere il cane da guardia del grande padronato, della finanza e dell’industria delle armi.
Un partito all’avanguardia degli attuali movimenti di lotta contro queste politiche, come Potere al Popolo!, deve alzare i suoi livelli di attenzione rispetto ai pericoli di infiltrazione e di altre possibili provocazioni che verranno, nelle piazze e nei luoghi del conflitto. La storia della lotta di classe dal dopoguerra sino alla fine degli anni ’70 ed a seguire, ci racconta della grande varietà di operazioni di questo tipo, sino alle bombe sui treni e nelle piazze.
Occorre essere vigili senza perdere la freschezza di pratiche politiche alla luce del sole, che hanno da sempre caratterizzato Potere al Popolo! Un compito difficile, ma essenziale, senza il quale rischieremmo di essere alla mercè di un regime sbirresco e protofascista al servizio delle multinazionali italiane ed europee.
Con queste precauzioni ed attenzioni prepariamoci alle prossime mobilitazioni, a partire dallo sciopero generale del 20 giugno indetto da USB e altre sigle sindacali di classe ed alla manifestazione contro la guerra e il genocidio del 21 giugno.