Rete dei Comunisti
La missione della Global Sumud Flotilla ha squarciato l’ultimo velo di ipocrisia sulla complicità del governo italiano e dell’Occidente collettivo con il genocidio compiuto dallo Stato terrorista d’Israele.
La partenza di decine di barche con centinaia di attivisti e attiviste provenienti da tutto il mondo non è solo una iniziativa umanitaria, ma è un atto politico di solidarietà internazionalista che rappresenta la volontà dei popoli che hanno manifestato in sostegno della causa palestinese, ma che hanno visto i loro governi continuare a giustificare il genocidio.
Il governo Meloni a più riprese ha ribadito il supporto a Israele, non ha interrotto i rapporti economici, commerciali e diplomatici con lo Stato sionista, non ne ha denunciato i crimini commessi, in Palestina come in Italia.
Al contrario, ha alzato il livello di repressione contro il grande movimento di solidarietà sviluppatosi nel Paese, ha manganellato gli studenti, denunciato gli attivisti e incarcerato i solidali, intimando ai lavoratori e alle lavoratrici di non prendere parte alla solidarietà attiva.
Ma proprio il ritrovato spirito di protagonismo sociale e politico di alcuni settori della classe operaia sta portando la risposta più decisa e convinta contro la settantennale occupazione sionista della Palestina.
I portuali del Calp organizzati nell’Usb, oltre a partecipare di persona alla spedizione, hanno annunciato che in caso di messa in pericolo della missione saranno pronti a bloccare ogni rifornimento civile e militare diretto a Israele.
La lunga storia del movimento per il boicottaggio ha dimostrato come questo sia uno degli incubi peggiori per Israele, come lo fu in passato per l’apartheid sudafricano.
Il blocco di navi e aerei carichi di armi, in coordinamento con i lavoratori e le lavoratrici di altri porti del Mediterraneo, ha ridato centralità alla lotta operaia contro l’ingiustizia, mentre governo e Unione Europea continuano a blaterare di una soluzione “due popoli due Stati” fuori tempo massimo.
A questa lotta, all’instancabile solidarietà che proviene dal mondo studentesco e alla missione della Global Sumud Flotilla va tutto il sostegno della Rete dei Comunisti.
Continueremo a seguire il viaggio della Flotilla, a organizzare la solidarietà e a costruire l’opposizione autonoma e indipendente a questo governo e all’Unione Europea.
Siamo pronti a mobilitarci qui e ora contro il governo Meloni e tutti complici di Israele e del sionismo, perché la lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese è la lotta per liberazione dall’oppressore e dallo sfruttamento di tutti noi.
Palestina libera!
