Rete dei Comunisti Bologna
Mercoledì 10 settembre ore 19 presso il Festival Isola Verde al Parco della Zucca, con:
- Luigi Pandolfi – Rete dei Comunisti
- Sergio Cararo – Contropiano
- Leili Hizam – Cambiare Rotta
Dal 7 ottobre 2023 la situazione in “Medio Oriente” è di instabilità permanente con un conflitto di carattere regionale per cui Israele è il maggiore vettore per la tendenza alla guerra ed il sionismo si conferma essere il principale ostacolo per lo stabilimento di un ordine che coniughi la pace con le legittime aspirazioni delle popolazioni dell’Asia Occidentale.
L’azione di Israele, con la sostanziale complicità dell’Occidente, si sviluppa in quattro direttrici: la perpetuazione dell’Apartheid nei confronti dei palestinesi che vivono all’interno dei confini israeliani del 1948, la colonizzazione della Cisgiordania con ogni mezzo, la distruzione ed il genocidio a Gaza che servono per rendere possibile la sostituzione etnica e l’annessione della Striscia, previa deportazione dei suoi abitanti sopravvissuti.
L’altra direttrice è fare guerra a coloro che non cedono ai suoi Diktat cercando di dare una configurazione politica alla regione che sia confacente ai propri interessi strategici con il fine di “normalizzare” le relazioni diplomatiche quando i Paesi cedono ai suoi ricatti, come avvenuto con l’Egitto, la Giordania ed altri Paesi, e che potrebbe avvenire con la Siria dopo la caduta del Baath od un Libano “pacificato”.
Un arco di instabilità che, dall’Iran allo Yemen, ha radicalmente cambiato la situazione che si stava venendo a determinare con lo sviluppo del mondo multipolare: si pensi alla normalizzazione dei rapporti tra Iran e Arabia Saudita, con la mediazione della Cina, che aveva aperto le porte alla possibilità dell’avvio del processo di pace in Yemen.
La funzione di Israele è divenuta sempre più esplicita: una sorta di Stato crociato che sia un baluardo della rendita di posizione dell’imperialismo euro-atlantico nell’area così come lo fu il Sud Africa dell’Apartheid in Africa Australe.
La complicità dell’Occidente con Israele nasce proprio da questa dimensione dello scontro in atto tra blocchi geo-politici all’interno della frammentazione del mercato mondiale, con l’attuale esecutivo italiano (insieme a quelli che l’hanno preceduto) che porta pesanti responsabilità politiche. I vari governi che si sono succeduti hanno infatti approfondito i rapporti strategici con l’entità sionista che hanno portato sempre più strette connessioni con il criminale complesso militar-industriale e la sua logistica di guerra, ed a oggi investono la filiera della ricerca e della formazione.
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Per questo è fondamentale appoggiare le iniziative che promuovono il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni dello Stato d’Israele in tutti gli ambiti, l’obiezione di coscienza nei posti di lavoro, e le azioni come quella della Global Sumud Flottilla che non è solo un’iniziativa umanitaria ma un atto politico di solidarietà internazionalista: rappresenta la volontà dei popoli che hanno manifestato in sostegno alla causa palestinese, ma che hanno visto i loro governi continuare a giustificare il genocidio.
Non possiamo che ribadire il nostro incondizionato sostegno alla Resistenza arabo-palestinese ed ai paesi del mondo multipolare che si sono maggiormente adoperati contro il genocidio ed in appoggio alle sue storiche rivendicazioni come Cuba, Nicaragua e Venezuela.
Così come non possiamo smettere di denunciare il governo Meloni e l’apparato politico-mediatico che lo sostiene per la complicità con la politica sionista in Palestina ed in tutto il “Medio Oriente”.
Per queste ragioni e su questi temi, come Rete dei Comunisti, abbiamo organizzato un’iniziativa di approfondimento e dibattito presso il Festival Isola Verde al Parco della Zucca dalle ore 19 di mercoledì 10 settembre.
