Crisi del capitalismo e politiche protezionistiche
Venerdì 19 settembre h. 18
Presso la sede della Rete dei Comunisti
Via Sant’Andrea 31, Pisa
Incontro seminariale sulla guerra economica della amministrazione Trump contro il mondo.
Relatore
Luciano Vasapollo, Rete dei Comunisti, professore di Analisi Dati di Economia Applicata alla «Sapienza» di Roma.
La subalternità dell’Unione europea agli Stati Uniti, plasticamente rappresentata dall’immagine sottomessa della Von der Leyen al cospetto di Trump, approda ad un accordo (se cosi può chiamarsi) che segna la totale resa dell’economia europea alle élites americane.
Al livellamento dei dazi al 15% per quasi tutte le esportazioni europee si aggiunge l’impegno UE ad acquistare armi statunitensi per la quasi totalità del progetto “Rearm Europe”, ad acquistare per 750 miliardi gas e petrolio da Washington e ad investire negli States fino a 600 miliardi di dollari.
Ulteriori dettagli sono sempre in “corso d’opera” per volere dell’attuale amministrazione statunitense, ma non vi è dubbio che siamo in presenza di una vera e propria resa alla volontà di Trump.
Verrebbe da dire “problemi loro …“ e di chi ha osannato le politiche dell’Unione europee tutte centrate sulla compressione salariale e sul più ottuso mercantilismo tedesco, ma non occorre la sfera di cristallo per capire che i costi di questa sottomissione al capitalismo targato stelle e strisce ricade direttamente sulle masse popolari.
Il patetico tentativo della premier Meloni di edulcorare la situazione si infrange contro quella che si presenta come una vera e propria tempesta perfetta dove alla resa sui dazi si accompagna l’accordo Nato che innalza le spese militari al 5% del Pil e la svalutazione del dollaro.
Il quadro d’insieme delle vere e proprie politiche sanzionatorie statunitensi disegna un puzzle a macchia di leopardo a livello internazionale, dal quale emergono nuovi rapporti di forza con paesi come la Cina, la Russia, l’India, leader dell’alleanza dei BRICS+, che marciano spediti verso un multipolarismo contro il quale il gigante dai piedi d’argilla d’oltre oceano reagisce con le armi della guerra commerciale e della guerra guerreggiata.
Questo è ciò che ci attende per l’autunno affinché questi accordi così come tutte le politiche guerrafondaie e anti sociali diventino “dazi” del governo e dell’Unione europea.
Una condizione devastante e di proporzioni gigantesche, all’interno della quale occorre rafforzare il legame tra l’opposizione alla guerra nelle sue varie declinazioni e la prosecuzione della battaglia per il salario, il rilancio dello Stato sociale e l’indicazione di una alternativa di sistema, che per noi significa lottare per il Socialismo del XXI Secolo.
Su questi temi invitiamo a partecipare all’incontro seminariale del prossimo venerdì 19 settembre alle ore 18 presso la sede della Rete dei Comunisti di Pisa.
