Solidarietà alle compagne e ai compagni di Askatasuna
Rete dei Comunisti Torino, Cambiare Rotta Torino, OSA Torino
Stamattina un forte dispiegamento di forze dell’ordine ha circondato lo storico centro sociale torinese di corso Regina, asili e scuole chiuse nelle vicinanze e centinaia di agenti in assetto antisommossa pronti a sgomberare l’Aska.
Nonostante le dichiarazioni del sindaco Lo Russo di non aver alcuna intenzione di rompere il patto che era stato stretto tra il comune e il centro sociale per una gestione da “Bene comune”, le indicazioni e gli ordini del ministro Piantetosi hanno prevalso e il sindaco si è allineato. Notiamo quanto questa classe politica sia completamente inaguata per guidare il paese, supina di fronte ai diktat di Trump, della NATO e dell’Unione Europea ma allo stesso tempo certosina e precisa quando si tratta di repressione. Di fatto questo è l’unico ruolo che può svolgere una classe politica completamente sfiduciata come abbiamo avuto modo di vedere durante le mobilitazioni di massa che hanno attraversato il paese dallo sciopero generale del 22 settembre in poi e che ha Torino hanno toccato punte altissime, che non si vedevano da decenni.
Hanno aspettato il periodo natalizio nella speranza di non trovare resistenza di fronte a questo ennesimo atto repressivo. Nel frattempo – attraverso i giornali complici – hanno continuato a tessere quella narrazione da caccia alla streghe che va avanti da anni per poter giustificare così lo sgombero e tentare di zittire una importante voce e un’organizzazione non allineata e conflittuale.
Il tentativo di sgombero è ancora in corso, la città si sta mobilitando, esprimiamo la massima solidarietà alle compagne e ai compagni sotto sgombero e invitiamo tutti a radunarsi in corso Regina 47.

