Rete dei Comunisti – Cambiare Rotta – OSA
Esprimiamo la nostra piena solidarietà agli 8 attivisti/e di Palestine Action in sciopero della fame “a rotazione” dal 2 novembre di quest’anno e con tutti/e coloro che durante questi mesi, diverse migliaia, sono stati arrestati per avere manifestato il loro appoggio a questo gruppo di azione diretta non violenta.
Palestine Action si è caratterizzato per iniziative politiche contro il complesso militare-industriale complice del genocidio palestinese, mettendo il dito nella piaga di un sistema che alimenta lo scientifico sterminio dei palestinesi.
Il gruppo è stato messo al bando perché equiparato ad un’organizzazione terroristica (come se fosse l’ISIS per intendersi), questo giugno, grazie al Terrorism Act 2000.
I detenuti, in attesa di giudizio da circa un anno, hanno visto i propri processi fissati per il 2026 ed il 2027, contro un’attesa di circa sei mesi e senza la possibilità di uscire dal carcere, oltretutto con un durissimo trattamento detentivo, tutti fattori che indicano la volontà vendicativa di uno Stato che si confronta con una opinione pubblica ostile all’appoggio britannico al sionismo.
Quello che è in corso, e che è stato interrotto da tre componenti vicini ad una situazione di “non ritorno”, è il più grande sciopero della fame coordinato dal 1981 in cui perirono nove prigionieri irlandesi più Bobby Sands, per la richiesta della reintroduzione di status di prigioniero politico.
Il militante indipendentista irlandese morì al 46 giorno di sciopero della fame in uno dei momenti più drammatici della lotta indipendentista, mentre alcuni dei detenuti attuali in hunger strike – che hanno un’età compresa tra i 20 ed i 31 anni di età – hanno raggiunto un numero di giorni più grande.
Recentemente, il governo britannico ha rifiutato la proposta di incontro formulata dai prigionieri che chiedono il miglioramento del loro trattamento e il ritiro della messa al bando del gruppo, additando scuse pretestuose, che dimostrano ancora una volta l’ottusità del potere laburista complice del sionismo.
Migliaia di persone pacifiche sono state arrestate semplicemente perché mostravano un cartello di sostegno a Palestine Action come la nostra sorella di lotta Greta.
Ciò che sta succedendo in tutto l’Occidente complice del sionismo che continua con l’occupazione militare nella Striscia e nella colonizzazione della West Bank – è stata annunciata dall’attuale governo di Tel Aviv la creazione di altri 19 insediamenti “illegali” in Cisgiordania – è la bancarotta morale di un classe dirigente continentale che ha usato come una clava la criminalizzazione contro la solidarietà alla Palestina, facendone uno strumento di militarizzazione del “fronte interno” e per silenziare ogni voce contrastante la politica di riarmo e di austerità.
Palestina Libera!

