Lo Stato sionista non detti l’agenda politica alle istituzioni italiane!
Rete dei Comunisti – Cambiare Rotta – O.S.A.
Stiamo assistendo a un ennesimo attacco portato delle istituzioni italiane nei confronti del movimento di solidarietà alla causa del popolo palestinese. Questa volta a essere colpite sono state diverse esponenti delle associazioni di solidarietà palestinesi, accusate di raccogliere fondi per sostenere la resistenza palestinese.
Non entriamo nel merito dell’inchiesta giudiziaria, ma rileviamo come questa operazione di polizia, coordinata tra la magistratura italiana e i servizi di intelligence israeliani, sia stata ampiamente preparata da organi di informazione fedeli al governo che per settimane hanno lavorato per costruire il “mostro islamico” e per descrivere le associazioni palestinesi che operano in Italia come il nemico interno.
Dopo mesi di importantissime mobilitazioni in sostegno della giusta causa del popolo palestinese e contro le complicità del governo e delle istituzioni italiane con il genocidio, il governo e la magistratura hanno scelto la via della repressione più dura per screditare quel movimento che non solo ha messo sotto accusa le criminali politiche di Israele, ma anche le istituzioni del nostro Paese.
Questo grave episodio testimonia una volta di più il servilismo del nostro Paese al sionismo in quanto rappresentante dell’imperialismo occidentale in Medio Oriente, libero da decenni di commettere crimini in Palestina, così come qui in Italia.
Mentre si criminalizza la solidarietà in diversi modi, dal tentativo di equiparare l’antisionismo all’antisemitismo, all’incriminazione di diversi palestinesi in Italia, fino ad arrivare alle odierne accuse portate contro alcune tra le più importanti associazioni palestinesi in Italia, si fa di tutto per mantenere impuniti i responsabili del genocidio e i suoi sostenitori che stanno anche qui in Italia.
Il movimento di solidarietà con la Palestina ha però dimostrato di essere in grado di coinvolgere la maggioranza della popolazione del nostro paese, che più volte ha bloccato il paese per esprimere sostegno e vicinanza al popolo palestinese e alla sua resistenza.
Milioni di persone sono scese in piazza contro il terrorismo israeliano! Vogliono fermare quella forza che si è espressa nelle piazze! Non dobbiamo permetterlo, non dobbiamo permettere ad Israele e al sionismo di agire
pure nel nostro paese.
Giù le mani dalla solidarietà per la Palestina!
Palestina libera!


