Rete dei Comunisti
Il lancio di un ordigno esplosivo per mezzo di un drone portato ai danni di una imbarcazione della Global Sumud Flotilla conferma la natura terrorista dello Stato d’Israele.
L’attacco militare, perché di questo si tratta, è stato portato contro obiettivi civili a bordo un’imbarcazione europea ormeggiata sulle coste tunisine.
Nell’ultimo anno, lo Stato d’Israele ha bombardato fuori da propri territori occupati le popolazioni di Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria, Yemen, Iraq e Iran.
Nonostante questo, l’entità sionista gode tutt’oggi della protezione politica, economica e diplomatica delle maggiori “democrazie occidentali”. Il governo Meloni e l’Unione Europea non fanno eccezione, visto che non hanno interrotto nessun tipo di rapporto con Israele.
Al contrario, la Flotilla rappresenta invece la più volte manifestata volontà dei popoli di tutto il mondo di sostenere la legittima causa del popolo palestinese contro genocidio, occupazione e apartheid perpetrati dal terrorismo di Stato israeliano.
Una volontà ribadita anche qui dalle grandissime manifestazioni di solidarietà che negli ultimi giorni hanno riempito le strade di tutto il Paese.
Ribadiamo il nostro sostegno all’intero equipaggio di mare della Global Sumud Flotilla, riconosciamo il valore umanitario e politico della missione che squarcia una volta di più il velo di ipocrisia sulla vera natura del sionismo.
Come “equipaggio di terra”, continuiamo a organizzare, partecipare e a diffondere tutte le iniziative di sostegno alla Flotilla e di rottura della complicità delle istituzioni italiane con lo Stato d’Israele.
A breve partiranno anche le navi dal nostro Paese. Facendo nostre le parole d’ordine lanciate dai portuali e dai lavoratori organizzati nell’Usb e già riprese dagli studenti, “se bloccano la Flotilla, blocchiamo tutto”, verso lo sciopero generale!
Palestina libera, fino alla vittoria!