Rete dei Comunisti Pisa
Dopo aver riempito le piazze di questi ultimi mesi e giorni, dopo le manganellate del febbraio dell’anno scorso, gli studenti medi non si fermano, continuando ad inverare la parola d’ordine “blocchiamo tutto!”. Una indicazione politica che ha caratterizzato lo sciopero generale del 22 settembre indetto da USB ed il successivo del 3 ottobre che ha raddoppiato i numeri di presenze in piazza, grazie alla pervicacia con cui abbiamo insistito tutti nella mobilitazione, sino alla manifestazione di sabato 4 ottobre, con oltre un milione di partecipanti a bloccare Roma.
Come scritto nell’editoriale di Contropiano, con il 22 settembre si sono rotti gli argini della passività sociale nel nostro paese:
Con lo sciopero del 3 ottobre abbiamo dato uno scossone al governo ed alle false opposizioni che tentano di rifarsi una verginità dopo due anni di silenzio e ambiguità di fronte al genocidio in corso.
Uno sciopero politico, che ha innervosito il governo e preoccupato PD e CGIL, quest’ultima in rincorsa dopo il fallito sciopericchio del 19 settembre. Una analisi articolata sulla dinamica di questi giorni nell’ultimo editoriale di Contropiano.
Oggi a Pisa come in tantissime città gli studenti medi hanno deciso di dare continuità ad un conflitto ben lungi dall’essere sedato dalle menzogne e dalle minacce del governo Meloni, così come dal divenire facile preda di un “campo largo” che raccoglie il peggio degli ultimi governi, compromessi irrimediabilmente per le loro politiche estere ed interne, fotocopia nella sostanza di quelle operate in questo momento dai ministri fascisti, leghisti e forzaitalioti.
Occorre lavorare per costruire una rappresentanza politica libera ed indipendente dalle sabbie mobili nelle quali la falsa “sinistra” vorrebbe impantanare il movimento, per dare voce ad un popolo che ha battuto un colpo contro l’imperialismo europeo e statunitense, che arma la mano assassina di Israele ma anche per le dimissioni del governo Meloni.
La Rete dei Comunisti e’ al fianco degli studenti medi in lotta, così come lo e’ stata in questi anni nelle mobilitazioni al fianco della Resistenza palestinese, contro il nazisionismo e le complicità dirette dell’Occidente nel genocidio, contro le politiche antipopolari e filo sioniste del governo in carica.
Rete dei Comunisti
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