Conseguenze della crisi sistemica del Modo di Produzione Capitalistico e alternative.
Cineforum e incontro seminariale conclusivo
Le attività si terranno in Via Sant’Andrea 31, Pisa
- Lunedì 30.9 h. 19 – Queimada
Regia: Gillo Pontecorvo. Interpreti: Marlon Brando, Renato Salvatori, Evaristo Marquez, Dana Ghia Italia, 1969 – 129’ - Lunedì 7.10 h. 19 – La Battaglia di Algeri
Regia: Gillo Pontecorvo. Interpreti: Brahim Haggiag, Jean Martin, Yacef Saadi, Tommaso Neri Italia 1966 – 120′ - Lunedì 14.10 h. 19 – L’Amerikano
regia: Costa-Gavras. Interpreti: Yves Montand, Jean-Luk Bideau, Jaques Weber, Renato Salvadori, O.E. Hasse. Francia, Italia 1972 – 120’ - Lunedì 21.10 h. 19 – Adults in the room
Regia: Costa – Gavras. Interpreti: Christos Loulis, Alexandros Bourdoumis e altri Francia, Grecia, 2019 – 124’ - Domenica 27 ottobre h. 10,30
Seminario di formazione aperto tenuto da Antonio Allegra, del gruppo Formazione della Rete dei Comunisti
L’umanità da anni vive sull’orlo di una terza guerra mondiale.
Sulle cause di questa situazione siamo subissati da una ossessiva propaganda ideologica, proposta da politicanti ed “esperti” di ogni sorta, legati a doppio filo con i governi e le corporation informative occidentali, che ci ripropongono in chiave contemporanea la novella del “fardello dell’uomo bianco” e della “missione civilizzatrice” in un mondo popolato da autocrati e dittatori. Il compito del “giardino” occidentale contro la “giungla” che ci circonda, come lo ha definito con una brutale frase chiarificatrice Josep Borrel, Alto rappresentante della UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza della Commissione europea.
Talvolta possiamo ascoltare analisti di geopolitici o militari che descrivono quadri realistici della situazione “sul campo”, guardandosi bene però dal toccare le ragioni di fondo, la radice dei conflitti, dalla guerra in Ucraina al genocidio in atto in Palestina per mano di nazisti e sionisti armati dal “giardino” occidentale.
Il cineforum ed il seminario finale che proponiamo ha come obiettivo di disvelare invece i meccanismi di fondo dell’attuale bellicismo delle classi dominanti occidentali, proiettate da sempre in pratiche di ingerenza feroce contro popoli e Stati oggetto di interesse per le proprie risorse naturali e per dislocazione geografica.
In questi anni abbiamo evidenziato, attraverso forum, convegni e conflitto politico/sociale, il “piano inclinato” che stava assumendo il Modo di Produzione Capitalistico ed i paesi che lo hanno declinato nelle varie forme concrete che osserviamo e subiamo nel “cuore” del sistema imperialista occidentale, negli USA, in Unione Europea e nei paesi satelliti.
Con la fine dell’esperienza sovietica, il modello economico e sociale capitalistico ha occupato tutto il pianeta, plasmando a propria immagine e somiglianza Stati e popoli e distruggendo con il ferro e con il fuoco chi si opponeva (Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria…).
Una espansione che ha prodotto però anche potenti competitor i quali, pur assumendo quel modello, costituiscono oggi una potenziale alternativa multipolare all’egemonia dell’Occidente, l’alleanza BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), alla quale si stanno progressivamente associando molti altri paesi.
Come un apprendista stregone, il capitalismo occidentale, nella sua più alta espressione di potenza, ha evocato/costruito energie enormi in termini di forze produttive, tecnologia, Intelligenza artificiale, sistemi di sfruttamento della natura sempre più avanzati e distruttivi, che paradossalmente avvicinano velocemente il punto limite di un modello economico / sociale che ha la sua sola ragione d’esistere nell’ampliare “geometricamente” i propri margini di profitto. Ma il mondo non e’ infinito, quindi l’unica strada percorribile e’ la distruzione per la ricostruzione. Una storia già sperimentata dall’umanità, con la prima e la seconda guerra mondiale, che oggi si ripete in dimensioni enormemente più grandi, mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa della razza umana sul pianeta terra.
Soluzioni alternative sono quindi necessarie ed urgenti. Ma quali sono?
A questa domanda cercheremo di rispondere durante il cineforum e il seminario finale, che descriveranno il filo ‘nero’ di soprusi, narrazioni occidentaliste e strategie imperialiste euroatlantiche; ma anche un filo ‘rosso’ che ha sempre unito i dannati della terra e la loro lotta contro l’oppressione ed il dominio colonial – imperialista. Come hanno dimostrato gli schiavi di “Queimada”, i rivoluzionari algerini de “La Battaglia di Algeri”, i Tupamaros uruguaiani de “L’Amerikano”, ieri come oggi e’ possibile ribellarsi alle trame neoliberali elaborate nelle stanze di Washington e Bruxelles, ben descritte nel film conclusivo “Adults in the room”.
Oggi le Resistenze in Palestina, Venezuela, Cuba e in molti altri paesi ci dicono che e’ possibile sconfiggere la barbarie del capitalismo e costruire nuove società, emancipate dal colonialismo e dal bestiale sfruttamento degli esseri umani e della natura, verso quello che per noi sarà il Socialismo del XXI Secolo.
Si tratta di sperimentare le vie possibili del socialismo nel cuore del polo imperialista europeo, senza alcuna illusione su possibili “importazioni” di modelli unici ed irripetibili.
Questo è il compito, qui ed ora, dei comunisti e dei rivoluzionari d’occidente.
Rete dei Comunisti Pisa
Via Sant’Andrea 31
rdcpisa@gmail.com
3384014989 – 3483474691 – 050-575914
www.retedeicomunisti.net