Rete dei Comunisti – O.S.A. – Cambiare Rotta
Il 12 dicembre non è e non sarà mai una ricorrenza. L’abbiamo ribadito con forza in questi anni contro il revisionismo delle classi “dirigenti”, funzionale nel presente alla pacificazione preventiva del conflitto e alla rimozione di un’idea alternativa di società – dal negazionismo più becero delle destre alla falsa memoria condivisa spacciata dal centrosinistra, quella degli “opposti estremismi” o del complottismo sui servizi deviati all’ombra di uno Stato, invece, democratico.
La strage di Stato di piazza Fontana è stato, invece, l’inizio di una guerra a bassa intensità dichiarata dalla borghesia italiana – politicamente subordinata agli interessi dell’imperialismo USA e operativamente sostenuta dalle forze NATO anche attraverso la manovalanza fascista – al movimento di classe del nostro paese, che allora andava segnando, nella saldatura delle lotte tra studenti e operai, un salto di qualità per capacità di conflitto e radicalità delle prospettive politiche.
Una guerra lunga oltre 50 anni e che continua ancora oggi in forme e rispondendo a necessità diverse, ma all’ordine degli stessi padroni, dell’imperialismo USA e UE, a trazione ancora di quella stessa NATO che ci sta trascinando verso una terza guerra mondiale sempre meno a pezzi. A cui il nostro paese risponde ancora servilmente piegando l’economia e le istituzioni alle esigenze del profitto e della guerra, condannando alla miseria giovani, lavoratori e classi popolari, mentre si alza il livello repressivo e si chiudono gli spazi democratici residuali.
In questo contesto anche questo 12 dicembre dovrà quindi essere un appuntamento di lotta e di memoria di classe, guardando alla mobilitazione in città del giorno dopo nella giornata di sciopero generale e generalizzato promossa dall’Unione Sindacale di Base, per continuare dopo la manifestazione nazionale del 30 novembre a rafforzare ed allargare un’opposizione conflittuale alla guerra, dall’Ucraina al Medio-Oriente, a cominciare dalla rottura di ogni complicità del nostro paese con l’entità sionista, nel segno della solidarietà alla Resistenza palestinese e dei popoli che in tutto il mondo alzando la testa contro l’imperialismo.