Le conseguenze della frammentazione sulla composizione di classe in Italia e in Europa
La rottura della mondializzazione comporta una riconfigurazione sia degli scambi commerciali che degli assetti produttivi. Aumenta l’interscambio all’interno del Blocco euroatlantico e le filiere produttive tendono ad accorciarsi. Rallentano gli scambi con i paesi asiatici e si ricollocano le catene produttive all’interno dei continenti, dei paesi considerati “partner sicuri” o, in relazione agli interventi economici del governo Biden e ai differenziali nei costi dei prodotti energetici e del lavoro, negli Stati Uniti. L’accentuarsi della competizione internazionale è un processo che viene da lontano: parte dalla crisi occidentale del 2007/08, si surriscalda con la pandemia e la ritirata del binomio Stati uniti-Nato dal Medioriente ed esplode con la guerra in Ucraina.